Giro Delle Tre Cime di Lavaredo,Monte Paterno via Ferrata De Luca-Innerkofel e ritorno lungo il Sentiero delle Forcelle
vicino a Misurina, Veneto (Italia)
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Foto del percorso
Descrizione dell'itinerario
Gita effettuata il 9 Agosto 2019.
Dal Lago di Misurina prendo l'autobus (8€ andata e ritorno) che sale al parcheggione presso il Rifugio Auronzo (strada asfaltata a pagamento 30€ ad auto e 20€ per moto) da dove, dopo numerose foto, mi incammino lungo il sentiero 105 in direzione del colle di Mezzo (Forcella del Col de Mèdo) che sale lentamente su sentiero di terra e sassi bianchi dolomitici. A sinistra si vede Misurina e il Monte Piana.
Arrivato alla Forcella, proseguo sul sentiero 105 in direzione dei laghetti e del rifugio Langalm .Il sentiero prosegue su terra e sassi in discesa sino alla Forcella. Qualche foto ai laghetti e al Rifugio e poi proseguo, sempre sul 105, in forte discesa sino a un pianoro con un laghetto ormai scomparso. Da qui, si risale , sempre il 105, con pendenza media e si arriva infine al bivio col sentiero che arriva alla Forcella Lavaredo, e, una volta risaliti gli ultimi tornati su scale di legno, si arriva presso la piana del Rifugio Locatelli.
Il panorama da qui, è magnifico in qualsiasi direzione si guardi.
Le tre Cime di Lavaredo davanti:
il Sasso di Sesto dietro
a est i laghetti dei Piani
a Sud-est la cresta delle Gallerie e il monte Paterno, mia prossima meta.
Una pausa al Rifugio e imbocco il sentiero che sale lungo la cresta, con qualche tratto esposto, in direzione delle Gallerie del Paterno.
Arrivato presso l'entrata della prima, mi fermo per indossare l'imbrago e il caschetto con la torcia e mi abbasso per entrare nella prima piccola galleria.
Il percorso è in forte salita su alti scalini. Dentro le gallerie non c'è illuminazione, ma ogni tanto si apre una finestra nella parete della montagna. Le prime due gallerie sono corte, ma le altre due sono lunghe e buie, pertanto è necessaria la torcia che mi ero montato sul cascetto. Si sale su scalini di roccia e legno in forte pendenza e, in alcuni tratti, è presente anche una corda in acciaio che funge da corrimano.
Arrivato alla fine dell'ultima galleria, si entra in un ampia stanza scavata nella roccia, con una finestrella e la porta che si apre su un piccolo piano esposto dove inizia la via ferrata De Luca-Innerkofel che consta in numerosi tratti di roccette esposte ed attrezzate con corde in acciaio fisse. Purtroppo la salita diventa anche più difficoltosa del previsto, poichè sono numerose le persone in discesa che si incrociano.A volte bisogna attendere che passino, ma a volte si passa comunque cercando di non intralciarsi a vicenda:
Nonostante questo, in breve tempo, si raggiunge la Forcella del Camoscio a 2680mt. Scendo un tratto e poi, a destra proseguo per la salita lungo l'ultimo tratto della ferrata per il Paterno , che inizia subito con un tratto verticale di 15 metri.
La ferrata non è particolarmente difficile, ma ci sono anche un paio di tratti di roccette senza cavi da superare. Ovviamente non bisogna soffrire di vertigini.
Superate questi ultimi facili ostacoli, si raggiunge la cima del Paterno percorrendo un paio di tornati di stretto sentiero roccioso esposto.
Il panorama dalla cima è qualcosa che non si puè descrivere. Sembra di essere alla stessa altezza delle Tre Cime. Sulla vetta è anche pieno di gente.
Fatto un mucchio di foto e una pausa,mi incammino per la discesa percorrendo lo stesso percorso dell'andata a parte il primo tratto verticale, e ritorno presso la Forcella del Camoscio. Un foto al rifugio Locatelli, giù in valle e decido di proseguire lungo il Sentiero Attrezzato delle Forcelle che, all'inizio corre in piano lungo il lato della montagna e poi sale per roccette sino alla cima della prima forcella.
Da qui si scavalla e si scende, con altri tratti attrezzati,sino ad un pianoro erboso dove si prosegue su facile sentiero, ma per poco...Raggiungo un canalone in cui bisogna scendere e poi risalire lungo un sentiero esposto, ma ottimamente attrezzato con cavi d'acciaio e una scaletta fissa.
Una volta superato quest'ultimo tratto, si può finalmente togliere l'imbrago e il caschetto, poichè, da qui in poi si procede su normale sentiero.
Proseguo lungo il sentiero per i Pian di Cengia, ma ad un certo punto, (bivio non segnalato e poco visibile che ho notato solo grazie alla traccia che stavo seguendo sul gps) giro a destra per scendere lungo un sentierino appena accennato che scende ripido lungo la morena scivolosa su cui bisogna fare parecchia attenzione. Arrivato in fondo, si scende su facile sentiero e si raggiunge la strada sterrata che arriva dai pian di Cengia.
Si prosegue il percorso, prima in discesa e poi di nuovo in salita , sino a raggiungere i Laghetti di Lavaredo e poi, infine, il Rifugio Lavaredo posto in una splendida piana verde.
Al rifugio, mi fermo poco e proseguo lungo la molto frequentata strada sterrata che in breve mi porta presso il Rifugio Auronzo dove mi fermo per riequilibrare il mio livello idrico-salino con una ottima birra alla spina...
Dal rifugio, poi scendo un tornate della strada asfaltata e torno presso la fermata dell'autobus per Misurina.
Difficoltà:
Il sentiero 105 che sale alla Forcella di Mezzo e poi raggiunge il Rifugio Locatelli e un sentiero semplice di tipo E.Per chi vuole, da qui, può tornare su facile sentiero presso la Forcella Lavaredo e poi al Rifugio Auronzo.
Il percorso per la salita al Paterno e il Sentiero Attrezzato delle Forcelle, è di tipo EEA con numerosissimi tratti fortemente esposti e alcuni passaggi alpinistici facili.La maggior parte dei tratti sono coperti da corde in acciaio fisse, Percorso da percorrere esclusivamente con imbrago e caschetto.
Fare attenzione anche al tratto di sentiero che scende su scivolosa morena dopo il Sentiero delle Forcelle.
I miei tempi:
dal Rifugio Auronzo al Rifugio Locatelli via Forcella di Mezzo: 1h e 50 minuti
Per la salita al Paterno con numerosi tempi di attesa causa sofraffollamento: 1h e 40min
per la discesa e il ritorno presso il Rifugio Auronzo: 3h
Buon divertimento.
Dal Lago di Misurina prendo l'autobus (8€ andata e ritorno) che sale al parcheggione presso il Rifugio Auronzo (strada asfaltata a pagamento 30€ ad auto e 20€ per moto) da dove, dopo numerose foto, mi incammino lungo il sentiero 105 in direzione del colle di Mezzo (Forcella del Col de Mèdo) che sale lentamente su sentiero di terra e sassi bianchi dolomitici. A sinistra si vede Misurina e il Monte Piana.
Arrivato alla Forcella, proseguo sul sentiero 105 in direzione dei laghetti e del rifugio Langalm .Il sentiero prosegue su terra e sassi in discesa sino alla Forcella. Qualche foto ai laghetti e al Rifugio e poi proseguo, sempre sul 105, in forte discesa sino a un pianoro con un laghetto ormai scomparso. Da qui, si risale , sempre il 105, con pendenza media e si arriva infine al bivio col sentiero che arriva alla Forcella Lavaredo, e, una volta risaliti gli ultimi tornati su scale di legno, si arriva presso la piana del Rifugio Locatelli.
Il panorama da qui, è magnifico in qualsiasi direzione si guardi.
Le tre Cime di Lavaredo davanti:
il Sasso di Sesto dietro
a est i laghetti dei Piani
a Sud-est la cresta delle Gallerie e il monte Paterno, mia prossima meta.
Una pausa al Rifugio e imbocco il sentiero che sale lungo la cresta, con qualche tratto esposto, in direzione delle Gallerie del Paterno.
Arrivato presso l'entrata della prima, mi fermo per indossare l'imbrago e il caschetto con la torcia e mi abbasso per entrare nella prima piccola galleria.
Il percorso è in forte salita su alti scalini. Dentro le gallerie non c'è illuminazione, ma ogni tanto si apre una finestra nella parete della montagna. Le prime due gallerie sono corte, ma le altre due sono lunghe e buie, pertanto è necessaria la torcia che mi ero montato sul cascetto. Si sale su scalini di roccia e legno in forte pendenza e, in alcuni tratti, è presente anche una corda in acciaio che funge da corrimano.
Arrivato alla fine dell'ultima galleria, si entra in un ampia stanza scavata nella roccia, con una finestrella e la porta che si apre su un piccolo piano esposto dove inizia la via ferrata De Luca-Innerkofel che consta in numerosi tratti di roccette esposte ed attrezzate con corde in acciaio fisse. Purtroppo la salita diventa anche più difficoltosa del previsto, poichè sono numerose le persone in discesa che si incrociano.A volte bisogna attendere che passino, ma a volte si passa comunque cercando di non intralciarsi a vicenda:
Nonostante questo, in breve tempo, si raggiunge la Forcella del Camoscio a 2680mt. Scendo un tratto e poi, a destra proseguo per la salita lungo l'ultimo tratto della ferrata per il Paterno , che inizia subito con un tratto verticale di 15 metri.
La ferrata non è particolarmente difficile, ma ci sono anche un paio di tratti di roccette senza cavi da superare. Ovviamente non bisogna soffrire di vertigini.
Superate questi ultimi facili ostacoli, si raggiunge la cima del Paterno percorrendo un paio di tornati di stretto sentiero roccioso esposto.
Il panorama dalla cima è qualcosa che non si puè descrivere. Sembra di essere alla stessa altezza delle Tre Cime. Sulla vetta è anche pieno di gente.
Fatto un mucchio di foto e una pausa,mi incammino per la discesa percorrendo lo stesso percorso dell'andata a parte il primo tratto verticale, e ritorno presso la Forcella del Camoscio. Un foto al rifugio Locatelli, giù in valle e decido di proseguire lungo il Sentiero Attrezzato delle Forcelle che, all'inizio corre in piano lungo il lato della montagna e poi sale per roccette sino alla cima della prima forcella.
Da qui si scavalla e si scende, con altri tratti attrezzati,sino ad un pianoro erboso dove si prosegue su facile sentiero, ma per poco...Raggiungo un canalone in cui bisogna scendere e poi risalire lungo un sentiero esposto, ma ottimamente attrezzato con cavi d'acciaio e una scaletta fissa.
Una volta superato quest'ultimo tratto, si può finalmente togliere l'imbrago e il caschetto, poichè, da qui in poi si procede su normale sentiero.
Proseguo lungo il sentiero per i Pian di Cengia, ma ad un certo punto, (bivio non segnalato e poco visibile che ho notato solo grazie alla traccia che stavo seguendo sul gps) giro a destra per scendere lungo un sentierino appena accennato che scende ripido lungo la morena scivolosa su cui bisogna fare parecchia attenzione. Arrivato in fondo, si scende su facile sentiero e si raggiunge la strada sterrata che arriva dai pian di Cengia.
Si prosegue il percorso, prima in discesa e poi di nuovo in salita , sino a raggiungere i Laghetti di Lavaredo e poi, infine, il Rifugio Lavaredo posto in una splendida piana verde.
Al rifugio, mi fermo poco e proseguo lungo la molto frequentata strada sterrata che in breve mi porta presso il Rifugio Auronzo dove mi fermo per riequilibrare il mio livello idrico-salino con una ottima birra alla spina...
Dal rifugio, poi scendo un tornate della strada asfaltata e torno presso la fermata dell'autobus per Misurina.
Difficoltà:
Il sentiero 105 che sale alla Forcella di Mezzo e poi raggiunge il Rifugio Locatelli e un sentiero semplice di tipo E.Per chi vuole, da qui, può tornare su facile sentiero presso la Forcella Lavaredo e poi al Rifugio Auronzo.
Il percorso per la salita al Paterno e il Sentiero Attrezzato delle Forcelle, è di tipo EEA con numerosissimi tratti fortemente esposti e alcuni passaggi alpinistici facili.La maggior parte dei tratti sono coperti da corde in acciaio fisse, Percorso da percorrere esclusivamente con imbrago e caschetto.
Fare attenzione anche al tratto di sentiero che scende su scivolosa morena dopo il Sentiero delle Forcelle.
I miei tempi:
dal Rifugio Auronzo al Rifugio Locatelli via Forcella di Mezzo: 1h e 50 minuti
Per la salita al Paterno con numerosi tempi di attesa causa sofraffollamento: 1h e 40min
per la discesa e il ritorno presso il Rifugio Auronzo: 3h
Buon divertimento.
Waypoint
Commenti (16)
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Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Complimenti per la bellissima ed impegnativa gita.
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Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Sono senza parole. Bellissime foto !
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Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Difficile
Percorso splendido e ben descritto.
grazie.
Che percorso!!! Complimenti per il coraggio della via ferrata!!! Stai attento!
Complimenti per il reportage davvero ben fatto e completo. E soprattutto per la scelta dell'itinerario: non so se esistano percorsi più belli di questo, io comunque non riesco a immaginarmelo. L'hai descritto bene il panorama dalla vetta: incommentabile. Oggi c'era un tempo non bello, ma sublime. Magari da qualche parte ci sarà un percorso, un ambiente e una vetta più bella, ma questo credo che entri tranquillamente fra i 10 posti più belli al mondo.
Unica nota, nel reportage dai per scontato che alla fine c'è un "bivio" e bisogna prenderlo, ma è tutt'altro che visibile e me ne sono accorto solo perché seguivo la tua traccia GPS, non è nemmeno segnato.
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Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Difficile
Reportage quasi impeccabile, solo verso la fine bisogna stare attenti a beccare il bivio che scende nella morena ghiaiosa poiché non è segnato.
Ciao
Hai ragione. Anche io mi ero accorto di questo bivio solo grazie alla traccia gps che stavo seguendo.
Cambiato la descrizione della gita.
Grazie buone passeggiate.
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Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Uno dei luoghi di montagna più belli al mondo.
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Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Nice trail. We did not follow it till the end and came back the way we started (run out of time because of long pauses for photography), but though got very excited by this and will remember it for a long time. Nice journey!
Ciao vorrei seguire questo percorso ma mi domandavo, casco e imbracatura dove li trovo?ho fatto spesso ferrate e tratti esposti senza nessun tipo di protezione 😬
Grazie
Io ho comprato tutto on-line su Amazon.
Ciao.
Su Amazon, eBay o sito Decathlon, comunque se hai già fatto dei percorsi attrezzati senza protezione allora puoi fare tranquillamente senza protezione anche questo.
Grazie a tutti per le risposte.. ✌
Grazie mille ... bel giro
Voglio salire in cima alle tre cine, conoscete qualche guida?
Grazieeee.... fatta