Con la neve e con il vento... noi ci siamo: Monte Zucco.
vicino a Sant'Antonio Abbandonato, Lombardia (Italia)
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Foto del percorso
Descrizione dell'itinerario
Idea malsana quella di partire verso Valtorta, e idea malsana il solo pensare di salire verso la cima di Foppabona per poi planare al Rifugio Grassi; dopo 10/15 cm di neve fresca che copre i sentieri a me sconosciuti, ma soprattutto, affrontare la strada che da Valtorta porta a Ceresola ancora intonsa di neve, come minchia si poteva pensare di portare a termine tale progetto? Lo so ragazzi, ho fatto una cagata, ma almeno stavolta non mi sono buttato a capofitto in un brutale “ravanage”, me la sono presa più comoda e ho saggiamente “ripiegato” verso il più tranquillo Monte Zucco.
A S. Antonio la temperatura si aggira intorno ai -1 e la neve (circa 5/10 cm) caduta nella notte è abbastanza portante, partiamo così senza tanti patemi d’animo e dopo alcuni minuti siamo già “al togli vestiti”.
La salita non è mai impegnativa sino al rifugio, ma la neve proprio io non la tollero sotto le scarpe, e così il passo diventa pesante, mai lento ma pesante… subito dopo il rifugio il sentiero perde un po di quota ma poi la breve salita allo Zucco strappetta mica male, e si scivola. Senza parlare del vento gelido che ora picchia da N.O. strapazzando le nostre stanche ossa.
Una volta in cima non stiamo lì troppo a far ballare i topi, sarà quell’orribile crocione in ferro, sarà il vento gelido, ma fatte le due foto di rito andiamo a cercar riparo dove poter mangiare con meno stress il nostro panino, chiuso il Bivacco posto in cima, il rifugio rimane l’unico posto sensato dove far tappa.
Ovviamente il rifugio è chiuso, ma fortunatamente c’è un angolino munito di camino che fa al caso nostro, giù gli zaini e via di tè caldo… il resto dopo.
Saremo pure al riparo, ma il fresco ad un certo punto ti entra nelle ossa, calato il cappuccio della giacca a vento sulla testa ora non ci resta che rientrare alla “base”, là dove c’è la macchina; passo allegro e via, mentre il Sole ora fa capolino fra le diverse nuvole. Una volta al parcheggio, vista spettacolare sulla Pianura fin giù verso agli Appennini, con Milano e il suo grattacielo Unicredit a dominare tutto quanto.
A proposito, Marco27 e cristina, voi lavorate a non molta distanza da quei palazzoni altissimi, vi abbiamo visto, dai dai, forza con le mani, a Milano si va di corsa altro che cazzeggiare!
Nota 1): Questo è un bel posticino dove venire a fare quattro passi, per salire verso la cima ci sono diverse vie, ed alcune sono abbastanza impegnative. Comunque il rifugio merita per la sua posizione, in primavera/autunno qua è uno spettacolo. 2h15 ar e 300 mt di dislivello con brevi saliscendi.
Per stavolta è tutto…. A’ la prochaine! Menek e Rosa
A S. Antonio la temperatura si aggira intorno ai -1 e la neve (circa 5/10 cm) caduta nella notte è abbastanza portante, partiamo così senza tanti patemi d’animo e dopo alcuni minuti siamo già “al togli vestiti”.
La salita non è mai impegnativa sino al rifugio, ma la neve proprio io non la tollero sotto le scarpe, e così il passo diventa pesante, mai lento ma pesante… subito dopo il rifugio il sentiero perde un po di quota ma poi la breve salita allo Zucco strappetta mica male, e si scivola. Senza parlare del vento gelido che ora picchia da N.O. strapazzando le nostre stanche ossa.
Una volta in cima non stiamo lì troppo a far ballare i topi, sarà quell’orribile crocione in ferro, sarà il vento gelido, ma fatte le due foto di rito andiamo a cercar riparo dove poter mangiare con meno stress il nostro panino, chiuso il Bivacco posto in cima, il rifugio rimane l’unico posto sensato dove far tappa.
Ovviamente il rifugio è chiuso, ma fortunatamente c’è un angolino munito di camino che fa al caso nostro, giù gli zaini e via di tè caldo… il resto dopo.
Saremo pure al riparo, ma il fresco ad un certo punto ti entra nelle ossa, calato il cappuccio della giacca a vento sulla testa ora non ci resta che rientrare alla “base”, là dove c’è la macchina; passo allegro e via, mentre il Sole ora fa capolino fra le diverse nuvole. Una volta al parcheggio, vista spettacolare sulla Pianura fin giù verso agli Appennini, con Milano e il suo grattacielo Unicredit a dominare tutto quanto.
A proposito, Marco27 e cristina, voi lavorate a non molta distanza da quei palazzoni altissimi, vi abbiamo visto, dai dai, forza con le mani, a Milano si va di corsa altro che cazzeggiare!
Nota 1): Questo è un bel posticino dove venire a fare quattro passi, per salire verso la cima ci sono diverse vie, ed alcune sono abbastanza impegnative. Comunque il rifugio merita per la sua posizione, in primavera/autunno qua è uno spettacolo. 2h15 ar e 300 mt di dislivello con brevi saliscendi.
Per stavolta è tutto…. A’ la prochaine! Menek e Rosa
Waypoint
Waypoint
1.154 m
Bivio Pizzo Cerro/ M. Zucco
Waypoint
1.231 m
M. Zucco
Waypoint
1.132 m
Rifugio M. Zucco
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